Leonardo Sinisgalli (1908 - 1981)
Natura giuridica
Persona fisica
Descrizione
Leonardo Sinisgalli nasce nel 1908 a Montemurro in Basilicata dove trascorre la sua infanzia fino al 1918 , quando partirà per Caserta, alla volta del Collegio Salesiano. Passerà poi al Collegio di Benevento, infine a Napoli dove conseguirà "bellissima licenza" nel 1925 con la media più alta della Campania.
Si trasferisce a Roma iscrivendosi alla facoltà di Matematica, dove segue i corsi di geometria, di analisi, di matematica di Levi-Civita, Severi, Castelnuovo e Fantappiè.
Brillante studente viene chiamato nel 1929 da Enrico Fermi ad entrare nel gruppo dei ragazzi di Via Panisperna ma in seguito ad una crisi descritta nel Furor Mathematics, Sinisgalli sceglie la strada della letteratura, della poesia e della pittura.
Si laurea in Ingegneria Elettronica e Industriale e nel 1932 lascia Roma per Milano, collaborando saltuariamente con “L’Italia Letteraria” e “La Lettura”. La svolta fu sancita dall'incontro con Ungaretti, , che, nel '34 , non tacque l'entusiasmo per il talento del giovane Sinisgalli.
All’inizio del 1937 è assunto dalla Società del Linoleum del gruppo Pirelli.
L’anno successivo, Adriano Olivetti, illuminato industriale e raffinato intellettuale, affascinato dalla lettura del Quaderno di Geometria lo chiama alla Olivetti con il prestigioso incarico di Responsabile dell’Ufficio Tecnico di pubblicità.
Dopo la guerra ritorna in Pirelli dove conosce Giuseppe Luraghi che segue in Finmeccanica all’inizio degli anni ’50. Giuseppe Luraghi nel ’53 gli affida la direzione del periodico “Civiltà delle Macchine”.
Proprio con questa rivista Sinisgalli esprime il suo pensiero industriale dimostrando come anche le fabbriche fossero delle vere e proprie comunità dove si instauravano rapporti e si intrecciavano relazioni, idee e culture. Chiese a pittori, poeti, scrittori e uomini di cultura di andare nelle fabbriche e nei cantieri di Finmeccanica per scoprire i segreti della tecnica, delle scienze, del progresso e di documentare poi con articoli, disegni, dipinti e inchieste le impressioni ricavate.
La rivista “Civiltà delle Macchine” diviene quindi un fatto letterario che va oltre il fatto stesso. Non attinge infatti i lettori soltanto dal mondo degli operatori dell’industria, né dalla cerchia degli intellettuali in senso stretto, ma conta sull’apprezzamento di un vasto pubblico proveniente da ambienti culturali eterogenei.
Molti degli argomenti trattai da Civiltà delle Macchine sono ancora urgentemente attuali: disoccupazione, sviluppo del meridione, rapporto con le moderne tecnologie, problemi del mondo della scuola, formazione delle nuove generazioni. Leonardo Sinisgalli manifesta la sua lungimiranza anche nel 1956 quando, ancora direttore della rivista, dà impulso alla ricerca italiana in ambito cibernetico, non soltanto escogitando il nome dell’”Adamo II”, ma contribuendo a finanziare personalmente con un milione di lire la costruzione del robot di Silvio Ceccato, “modello meccanico di operazioni mentali”, precursore dell’intelligenza artificiale odierna.
Lascia la direzione della Rivista nel 1958, si ritrasferisce a Roma all’ENI per un breve periodo.
Muore il 31 gennaio 1981 a Roma.
Si trasferisce a Roma iscrivendosi alla facoltà di Matematica, dove segue i corsi di geometria, di analisi, di matematica di Levi-Civita, Severi, Castelnuovo e Fantappiè.
Brillante studente viene chiamato nel 1929 da Enrico Fermi ad entrare nel gruppo dei ragazzi di Via Panisperna ma in seguito ad una crisi descritta nel Furor Mathematics, Sinisgalli sceglie la strada della letteratura, della poesia e della pittura.
Si laurea in Ingegneria Elettronica e Industriale e nel 1932 lascia Roma per Milano, collaborando saltuariamente con “L’Italia Letteraria” e “La Lettura”. La svolta fu sancita dall'incontro con Ungaretti, , che, nel '34 , non tacque l'entusiasmo per il talento del giovane Sinisgalli.
All’inizio del 1937 è assunto dalla Società del Linoleum del gruppo Pirelli.
L’anno successivo, Adriano Olivetti, illuminato industriale e raffinato intellettuale, affascinato dalla lettura del Quaderno di Geometria lo chiama alla Olivetti con il prestigioso incarico di Responsabile dell’Ufficio Tecnico di pubblicità.
Dopo la guerra ritorna in Pirelli dove conosce Giuseppe Luraghi che segue in Finmeccanica all’inizio degli anni ’50. Giuseppe Luraghi nel ’53 gli affida la direzione del periodico “Civiltà delle Macchine”.
Proprio con questa rivista Sinisgalli esprime il suo pensiero industriale dimostrando come anche le fabbriche fossero delle vere e proprie comunità dove si instauravano rapporti e si intrecciavano relazioni, idee e culture. Chiese a pittori, poeti, scrittori e uomini di cultura di andare nelle fabbriche e nei cantieri di Finmeccanica per scoprire i segreti della tecnica, delle scienze, del progresso e di documentare poi con articoli, disegni, dipinti e inchieste le impressioni ricavate.
La rivista “Civiltà delle Macchine” diviene quindi un fatto letterario che va oltre il fatto stesso. Non attinge infatti i lettori soltanto dal mondo degli operatori dell’industria, né dalla cerchia degli intellettuali in senso stretto, ma conta sull’apprezzamento di un vasto pubblico proveniente da ambienti culturali eterogenei.
Molti degli argomenti trattai da Civiltà delle Macchine sono ancora urgentemente attuali: disoccupazione, sviluppo del meridione, rapporto con le moderne tecnologie, problemi del mondo della scuola, formazione delle nuove generazioni. Leonardo Sinisgalli manifesta la sua lungimiranza anche nel 1956 quando, ancora direttore della rivista, dà impulso alla ricerca italiana in ambito cibernetico, non soltanto escogitando il nome dell’”Adamo II”, ma contribuendo a finanziare personalmente con un milione di lire la costruzione del robot di Silvio Ceccato, “modello meccanico di operazioni mentali”, precursore dell’intelligenza artificiale odierna.
Lascia la direzione della Rivista nel 1958, si ritrasferisce a Roma all’ENI per un breve periodo.
Muore il 31 gennaio 1981 a Roma.
Data
Montemurro, 1908 - Roma, 1981
Estremi cronologici
1908 – 1981
Complessi archivistici prodotti
Collezione
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