Giovanni Zoncada (1898 - 1988)
Natura giuridica
Persona fisica
Descrizione
Giovanni Zoncada nasce a Venezia il 23 dicembre i 898 da Augusto e Carla Vismara, la famiglia Zoncada si trasferisce a Venezia alla fine del XIX secolo; il padre di Giovanni, funzionario di polizia, giunge nella città lagunare dalla cittadina lombarda di Codogno82.
Giovanni Zoncada si iscrive presso la locale Accademia di Belle Arti; partecipa alla prima guerra mondiale come motociclista del Regio Esercito con l’incarico di trasferire gli ordini dal comando alle linee del fronte. Dopo il conflitto completa gli studi e si diploma nel 1922. Pittore per vocazione svolge diverse attività artistiche e decorative e si applica alla xilografia.
Già nel 1920 riceve un diploma d’onore per la partecipazione alla Mostra Nazionale di Arte Sacra svoltasi nella città lagunare nel settembre-ottobre dello stesso anno; in seguito partecipa a mostre ed esposizioni collettive tra cui, nel 1925, l’Esposizione d’Arte dei Combattenti delle Tre Venezie dove espone tre opere xilografiche: L’abbazia, Ritratto, Il ponte di Rialto.
Nel 1926 prende parte alla XV Biennale Internazionale d’Arte di Venezia dove è presente con una xilografia nella sala del bianco e nero e della scultura. Nei cataloghi delle due esposizioni egli è già chiamato Nino Zoncada, il diminutivo che avrebbe mantenuto per tutta la vita. Negli stessi anni trova impiego come grafico per l’editore-tipografo Zanetti di Venezia disegnando copertine per libri, ideando stampe pubblicitarie e incidendo ex-libris e xilografie. Appartengono a questo periodo alcune xilografie sui tema di Venezia e alcuni ritratti eseguiti, sempre con tecnica grafica, di importanti personaggi tra cui quello per il conte Giuseppe Volpi di Misurata.
L’attività artistica non è tuttavia sufficiente al sostentamento della famiglia, Nino ha sposato Rosa Bon (1888-1962) e nel 1924 è nata la prima figlia, Carolina; attraverso contatti con alcuni parenti di Monfalcone, Giovanni Zoncada trova lavoro presso il locale Cantiere Navale Triestino e nel 1927 si trasferisce con la famiglia nella cittadina giuliana. Zoncada entra come disegnatore qualificato presso l’ufficio arredamento del cantiere ma nel giro di pochi anni per le sue doti e capacità viene promosso dirigente del reparto ebanisteria e falegnameria. Il reparto diretto da Zoncada ha la responsabilità esecutiva e il coordinamento degli allestimenti interni delle navi costruite dal cantiere, sia per gli alloggi passeggeri sia per quelli dell’equipaggio. Nel 1929 nasce a Monfalcone il figlio Augusto.
L’attività nel cantiere procede intensa per tutto il decennio, nel cantiere giuliano vengono costruite navi per armatori italiani e stranieri e unità per la Regia Marina. Dopo la prima fondamentale esperienza nell’allestimento delle motonavi Saturnia e Vulcania, Zoncada partecipa alla costruzione di numerose unità collaborando con architetti e ditte locali; nei primi anni Trenta la direzione del cantiere gli affida diretta mente la progettazione e il controllo esecutivo degli interni di navi di piccolo e medio tonnellaggio.
Nel 1934 Zoncada è chiamato a collaborare con gli architetti polacchi nelle motonavi Pilsudski e Batory e nel 1937 con quelli svedesi nel transatlantico Stockholm. Durante il conflitto il cantiere e la cittadina di Monfalcone sono danneggiati dai bombardamenti, Zoncada si trasferisce con la famiglia nella vicina Villa Vicentina. Nel periodo bellico l’attività della falegnameria prosegue con un ritmo più lento e Zoncada, che si reca in cantiere in bicicletta, riscopre l’attività pittorica e vi si dedica intensamente.
Nell’immediato dopoguerra la ricostruzione del cantiere e della flotta mercantile italiana offrono nuove importanti opportunità di lavoro. Sotto la direzione di Zoncada vengono completate alcune motonavi che, ordinate durante il conflitto, vengono adattate al trasporto di passeggeri: tra queste la Francesco Morosini e l’Andrea Gritti della società Sidarma di Venezia.
Nel 1947 Zoncada viene introdotto, con la mediazione del direttore tecnico della società Adriatica di Navigazione, all’armatore genovese Angelo Costa. La famiglia Costa, per colmare il vuoto di navi passeggeri lasciato dal conflitto nei collegamenti transatlantici, intende trasformare alcune navi acquistate di seconda mano in moderne unità per il trasporto di passeggeri. Ottenendo il permesso della direzione del cantiere, Zoncada si propone come progettista per il riallestimento della motonave Anna C, la prima nave passeggeri con sistemazioni di classe della flotta Costa. Il riallestimento della motonave viene affidato alle O.A.R.N. “Officine Allestimento e Riparazione Navi” nel porto di Genova, appartenenti al gruppo Ansaldo.
Nella primavera del 1948 Zoncada decide di dedicarsi alla libera professione e si trasferisce definitivamente con la famiglia nel capoluogo ligure. Si apre un periodo di intensa attività professionale che vede Zoncada affermarsi come il più importante architetto d’interni navali italiano, posizione condivisa con Gustavo Pulitzer Finali. Nei primi anni Cinquanta viene costruita una fitta serie di navi passeggeri destinate alle flotte delle quattro società di linea del gruppo Finmare: Italia di Navigazione, Lloyd Triestino, Tirrenia e Adriatica. Gli incarichi per l’arredamento della navi sono assegnati per concorso, Zoncada vi partecipa attivamente ottenendo numerose commesse. Nello stesso periodo Gio Ponti richiede la collaborazione di Zoncada dapprima per il concorso per il rinnovo del piroscafo Conte Biancamano e successivamente per quello del Conte Grande; la collaborazione con l’architetto milanese continua quindi sui transatlantici Giulio Cesare e Andrea Doria e sulle motonavi Oceania e Africa.
Gli anni Cinquanta sono il periodo più proficuo e intenso dell’attività di Zoncada e segnano la maturazione del linguaggio architettonico, definito da pochi elementi cardine, esaltati da un sapiente uso dei colori, dei materiali e degli inserti artistici e decorativi. La nave diventa luogo privilegiato per una progettazione totale realizzata con la stretta collaborazione tecnica dei cantieri e l’integrazione degli impianti tecnici e della struttura navale. Tutte le parti che compongono l’arredamento delle navi di Zoncada sono espressamente disegnate da lui stesso: lampade, tavoli, sedie, poltrone, serramenti e maniglie. La collaborazione con alcune ditte produttrici, in particolare Altamira e Cassina, porta allo sviluppo di prodotti di design che entrano nel catalogo commerciale di queste aziende. Gli oggetti disegnati da Zoncada sono presentati dalle pagine di “Domus” e nei padiglioni delle Triennali milanesi.
Sul finire del decennio Zoncada arriva all’apice del successo professionale con due importanti commesse: nel 1957 l’armatore Angelo Costa gli affida l’allestimento completo del nuovo transatlantico Federico C, prima nave passeggeri costruita espressamente per la compagnia genovese. Nello stesso anno il conte Foscari, presidente della società Adriatica di navigazione, gli assegna il disegno della nuova ammiraglia, la turbonave Ausonia; Zoncada realizza così il più bello e coerente dei suoi progetti. Nei primi anni Sessanta sono di particolare interesse i progetti e la collaborazione con gli architetti romani Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti per i transatlantici Leonardo da Vinci e Michelangelo.
Nel 1965 Zoncada realizza tutti gli allestimenti interni della prestigiosa ammiraglia Eugenio C, ultima tappa nello sviluppo della flotta Costa prima che la crisi petrolifera internazionale degli anni Settanta infligga il colpo di grazia alla marineria di linea. Questo decennio vede il repentino declino della nave passeggeri come mezzo di trasporto delle persone in favore dell’aereo ormai affermatosi anche sulle rotte transatlantiche. Il progressivo disarmo delle navi di linea segna anche il ritiro professionale di Zoncada; le ultime commesse riguardano il progetto di unità da crociera per la compagnia greca Sun Line dell’armatore greco Charalambos Keusseoglou: gli interni per le motonavi Stella Maris II, Stella Oceanis e Stella Solaris (II).
Nino Zoncada muore in avanzata età nella sua casa di Genova in via Santa Chiara il 6 giugno 1988, dopo essersi ritirato dall’attività da alcuni anni; pochissime navi da lui progettate gli sopravvissero.
Giovanni Zoncada si iscrive presso la locale Accademia di Belle Arti; partecipa alla prima guerra mondiale come motociclista del Regio Esercito con l’incarico di trasferire gli ordini dal comando alle linee del fronte. Dopo il conflitto completa gli studi e si diploma nel 1922. Pittore per vocazione svolge diverse attività artistiche e decorative e si applica alla xilografia.
Già nel 1920 riceve un diploma d’onore per la partecipazione alla Mostra Nazionale di Arte Sacra svoltasi nella città lagunare nel settembre-ottobre dello stesso anno; in seguito partecipa a mostre ed esposizioni collettive tra cui, nel 1925, l’Esposizione d’Arte dei Combattenti delle Tre Venezie dove espone tre opere xilografiche: L’abbazia, Ritratto, Il ponte di Rialto.
Nel 1926 prende parte alla XV Biennale Internazionale d’Arte di Venezia dove è presente con una xilografia nella sala del bianco e nero e della scultura. Nei cataloghi delle due esposizioni egli è già chiamato Nino Zoncada, il diminutivo che avrebbe mantenuto per tutta la vita. Negli stessi anni trova impiego come grafico per l’editore-tipografo Zanetti di Venezia disegnando copertine per libri, ideando stampe pubblicitarie e incidendo ex-libris e xilografie. Appartengono a questo periodo alcune xilografie sui tema di Venezia e alcuni ritratti eseguiti, sempre con tecnica grafica, di importanti personaggi tra cui quello per il conte Giuseppe Volpi di Misurata.
L’attività artistica non è tuttavia sufficiente al sostentamento della famiglia, Nino ha sposato Rosa Bon (1888-1962) e nel 1924 è nata la prima figlia, Carolina; attraverso contatti con alcuni parenti di Monfalcone, Giovanni Zoncada trova lavoro presso il locale Cantiere Navale Triestino e nel 1927 si trasferisce con la famiglia nella cittadina giuliana. Zoncada entra come disegnatore qualificato presso l’ufficio arredamento del cantiere ma nel giro di pochi anni per le sue doti e capacità viene promosso dirigente del reparto ebanisteria e falegnameria. Il reparto diretto da Zoncada ha la responsabilità esecutiva e il coordinamento degli allestimenti interni delle navi costruite dal cantiere, sia per gli alloggi passeggeri sia per quelli dell’equipaggio. Nel 1929 nasce a Monfalcone il figlio Augusto.
L’attività nel cantiere procede intensa per tutto il decennio, nel cantiere giuliano vengono costruite navi per armatori italiani e stranieri e unità per la Regia Marina. Dopo la prima fondamentale esperienza nell’allestimento delle motonavi Saturnia e Vulcania, Zoncada partecipa alla costruzione di numerose unità collaborando con architetti e ditte locali; nei primi anni Trenta la direzione del cantiere gli affida diretta mente la progettazione e il controllo esecutivo degli interni di navi di piccolo e medio tonnellaggio.
Nel 1934 Zoncada è chiamato a collaborare con gli architetti polacchi nelle motonavi Pilsudski e Batory e nel 1937 con quelli svedesi nel transatlantico Stockholm. Durante il conflitto il cantiere e la cittadina di Monfalcone sono danneggiati dai bombardamenti, Zoncada si trasferisce con la famiglia nella vicina Villa Vicentina. Nel periodo bellico l’attività della falegnameria prosegue con un ritmo più lento e Zoncada, che si reca in cantiere in bicicletta, riscopre l’attività pittorica e vi si dedica intensamente.
Nell’immediato dopoguerra la ricostruzione del cantiere e della flotta mercantile italiana offrono nuove importanti opportunità di lavoro. Sotto la direzione di Zoncada vengono completate alcune motonavi che, ordinate durante il conflitto, vengono adattate al trasporto di passeggeri: tra queste la Francesco Morosini e l’Andrea Gritti della società Sidarma di Venezia.
Nel 1947 Zoncada viene introdotto, con la mediazione del direttore tecnico della società Adriatica di Navigazione, all’armatore genovese Angelo Costa. La famiglia Costa, per colmare il vuoto di navi passeggeri lasciato dal conflitto nei collegamenti transatlantici, intende trasformare alcune navi acquistate di seconda mano in moderne unità per il trasporto di passeggeri. Ottenendo il permesso della direzione del cantiere, Zoncada si propone come progettista per il riallestimento della motonave Anna C, la prima nave passeggeri con sistemazioni di classe della flotta Costa. Il riallestimento della motonave viene affidato alle O.A.R.N. “Officine Allestimento e Riparazione Navi” nel porto di Genova, appartenenti al gruppo Ansaldo.
Nella primavera del 1948 Zoncada decide di dedicarsi alla libera professione e si trasferisce definitivamente con la famiglia nel capoluogo ligure. Si apre un periodo di intensa attività professionale che vede Zoncada affermarsi come il più importante architetto d’interni navali italiano, posizione condivisa con Gustavo Pulitzer Finali. Nei primi anni Cinquanta viene costruita una fitta serie di navi passeggeri destinate alle flotte delle quattro società di linea del gruppo Finmare: Italia di Navigazione, Lloyd Triestino, Tirrenia e Adriatica. Gli incarichi per l’arredamento della navi sono assegnati per concorso, Zoncada vi partecipa attivamente ottenendo numerose commesse. Nello stesso periodo Gio Ponti richiede la collaborazione di Zoncada dapprima per il concorso per il rinnovo del piroscafo Conte Biancamano e successivamente per quello del Conte Grande; la collaborazione con l’architetto milanese continua quindi sui transatlantici Giulio Cesare e Andrea Doria e sulle motonavi Oceania e Africa.
Gli anni Cinquanta sono il periodo più proficuo e intenso dell’attività di Zoncada e segnano la maturazione del linguaggio architettonico, definito da pochi elementi cardine, esaltati da un sapiente uso dei colori, dei materiali e degli inserti artistici e decorativi. La nave diventa luogo privilegiato per una progettazione totale realizzata con la stretta collaborazione tecnica dei cantieri e l’integrazione degli impianti tecnici e della struttura navale. Tutte le parti che compongono l’arredamento delle navi di Zoncada sono espressamente disegnate da lui stesso: lampade, tavoli, sedie, poltrone, serramenti e maniglie. La collaborazione con alcune ditte produttrici, in particolare Altamira e Cassina, porta allo sviluppo di prodotti di design che entrano nel catalogo commerciale di queste aziende. Gli oggetti disegnati da Zoncada sono presentati dalle pagine di “Domus” e nei padiglioni delle Triennali milanesi.
Sul finire del decennio Zoncada arriva all’apice del successo professionale con due importanti commesse: nel 1957 l’armatore Angelo Costa gli affida l’allestimento completo del nuovo transatlantico Federico C, prima nave passeggeri costruita espressamente per la compagnia genovese. Nello stesso anno il conte Foscari, presidente della società Adriatica di navigazione, gli assegna il disegno della nuova ammiraglia, la turbonave Ausonia; Zoncada realizza così il più bello e coerente dei suoi progetti. Nei primi anni Sessanta sono di particolare interesse i progetti e la collaborazione con gli architetti romani Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti per i transatlantici Leonardo da Vinci e Michelangelo.
Nel 1965 Zoncada realizza tutti gli allestimenti interni della prestigiosa ammiraglia Eugenio C, ultima tappa nello sviluppo della flotta Costa prima che la crisi petrolifera internazionale degli anni Settanta infligga il colpo di grazia alla marineria di linea. Questo decennio vede il repentino declino della nave passeggeri come mezzo di trasporto delle persone in favore dell’aereo ormai affermatosi anche sulle rotte transatlantiche. Il progressivo disarmo delle navi di linea segna anche il ritiro professionale di Zoncada; le ultime commesse riguardano il progetto di unità da crociera per la compagnia greca Sun Line dell’armatore greco Charalambos Keusseoglou: gli interni per le motonavi Stella Maris II, Stella Oceanis e Stella Solaris (II).
Nino Zoncada muore in avanzata età nella sua casa di Genova in via Santa Chiara il 6 giugno 1988, dopo essersi ritirato dall’attività da alcuni anni; pochissime navi da lui progettate gli sopravvissero.
Data
Venezia, 1898 - Genova, 1988
Estremi cronologici
December 23, 1898 – June 6, 1988
Data topica
Venezia, Monfalcone, Genova
Denominazioni alternative
Nino Zoncada
Complessi archivistici prodotti
Riferimenti bibliografici
Paolo Piccione, "Nino Zoncada. Interni navali 1931 - 1971", Genova 2007
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