Diario di bordo, in navigazione da Bombay a Singapore
Descrizione
"In missione in Estremo Oriente
Piroscafo Bisagno
21 agosto (1901) – Da Bombay a Singapore
Si naviga con tempo buono e monsone leggero, in vista di Ceylon. Alle 8 siamo al traverso di Point de Galle e al meridio al traverso di Dandua. Verso sera il monsone rinfresca da sud-sud ovest.
Brusacà mi spiega un suo apparecchio per prendere i grossi pesci al “scurricane” che è abbastanza ingegnoso. Esso è un sacco “a” di reticella che è tenuto aperta da due cerchi estremi “b” e “c”. Dalla parte “c” è chiuso pure da una rete che ha nel mezzo un occhiello per dove passa il scurricane, dalla parte “b” invece è aperto ed è unito per tre parti a una grossa barchetta “d”, la quale è provvista di un piombo per mantenerla verticale nell’acqua e che è poi unita a una buona fune “B”.
L’apparecchio funziona in questo modo. Quando il pesce è preso all’amo come in “A” si fila lungo la lenza l’apparecchio “b” e “c”, legato leggermente insieme da spaghi e la barchetta “d” con il cavo “B”. Il tutto come si vede nella figura 1. L’apparecchio scorre e si ferma sul muso del pesce, come nella figura 2. Allora la barchetta “d” che prende l’acqua in pieno fa strappare gli spaghi che legano insieme il sacco, il quale si distende e avviluppa il pesce, come si vede nella figura 3. Quando è successo questo si tira la fune “B” e il pesce si porta a bordo dentro nel sacco, con la coda innanzi, come mostra la figura 4. Come dico questo metodo è ingegnoso, però egli confessa che non ne prese mai nessuno perché i cerchi che tenevano quel sacco erano piccini e non lasciavano passare la pinna dorsale. Questo sistema può servire con pesci moderati e quando la nave cammina poco, altrimenti il sacco che preme sul muso del pesce e la scossa che dà la barchetta faranno scacciare sempre più facilmente l’animale, potendo anche strappare la lenza. Bisognerebbe mettere sulla lenza prima dell’amo un appropriato nottolino o scontro. Brusacà mi mostra anche un modo per pescare con il fuoco. Prendi un’arbanella di vetro bianco da speziali “a”, avvolge attorno ad essa un gambale incerato “b”, tenuto alto e largo da un cerchio “c”, dentro l’arbanella si mette uno strato di sabbia per farla sprofondare e un lumino acceso, il quale si mantiene acceso perché non gli manca aria dal fumaiolo “b”. Andando con la barchetta si vedono i pesci che vanno vicin vicini al lume e si prendono bene e facilmente con la fiocina".
Piroscafo Bisagno
21 agosto (1901) – Da Bombay a Singapore
Si naviga con tempo buono e monsone leggero, in vista di Ceylon. Alle 8 siamo al traverso di Point de Galle e al meridio al traverso di Dandua. Verso sera il monsone rinfresca da sud-sud ovest.
Brusacà mi spiega un suo apparecchio per prendere i grossi pesci al “scurricane” che è abbastanza ingegnoso. Esso è un sacco “a” di reticella che è tenuto aperta da due cerchi estremi “b” e “c”. Dalla parte “c” è chiuso pure da una rete che ha nel mezzo un occhiello per dove passa il scurricane, dalla parte “b” invece è aperto ed è unito per tre parti a una grossa barchetta “d”, la quale è provvista di un piombo per mantenerla verticale nell’acqua e che è poi unita a una buona fune “B”.
L’apparecchio funziona in questo modo. Quando il pesce è preso all’amo come in “A” si fila lungo la lenza l’apparecchio “b” e “c”, legato leggermente insieme da spaghi e la barchetta “d” con il cavo “B”. Il tutto come si vede nella figura 1. L’apparecchio scorre e si ferma sul muso del pesce, come nella figura 2. Allora la barchetta “d” che prende l’acqua in pieno fa strappare gli spaghi che legano insieme il sacco, il quale si distende e avviluppa il pesce, come si vede nella figura 3. Quando è successo questo si tira la fune “B” e il pesce si porta a bordo dentro nel sacco, con la coda innanzi, come mostra la figura 4. Come dico questo metodo è ingegnoso, però egli confessa che non ne prese mai nessuno perché i cerchi che tenevano quel sacco erano piccini e non lasciavano passare la pinna dorsale. Questo sistema può servire con pesci moderati e quando la nave cammina poco, altrimenti il sacco che preme sul muso del pesce e la scossa che dà la barchetta faranno scacciare sempre più facilmente l’animale, potendo anche strappare la lenza. Bisognerebbe mettere sulla lenza prima dell’amo un appropriato nottolino o scontro. Brusacà mi mostra anche un modo per pescare con il fuoco. Prendi un’arbanella di vetro bianco da speziali “a”, avvolge attorno ad essa un gambale incerato “b”, tenuto alto e largo da un cerchio “c”, dentro l’arbanella si mette uno strato di sabbia per farla sprofondare e un lumino acceso, il quale si mantiene acceso perché non gli manca aria dal fumaiolo “b”. Andando con la barchetta si vedono i pesci che vanno vicin vicini al lume e si prendono bene e facilmente con la fiocina".