Diario di bordo - sosta a New York
Descrizione
23 aprile 1901 – sosta a New York
"Scendo a terra. Vado a vedere l’Oceanic della White Star Line.
È molto lungo con un’immensa passeggiata. I saloni sono piuttosto semplici e perciò molto eleganti. Le cabine sono ben messe. Buona è la seconda classe. Di veramente speciale trovai poco ma non ho potuto girarlo bene. Sono stato nella timoniera dove vi erano le istruzione per il servizio dei timone o quadro mastro. La nave era pulita, ma è anche quasi nuova.
Componi la cornice per la pergamena spendendo 4 dollari.
Andiamo poi dal console portoghese il quale fa mille difficoltà, vuol sapere quanta merce abbiamo per le Azzorre ed il suo valore, quanti passeggeri per l’Italia etc., sono tutte cose che non si sanno sino all’ultimo. Vorrà forse la mancia quell’imbecille? Non è il console ma il suo segretario. L’Anchor Line non prende merce per le Azzorre e credo che ciò sia la miglior cosa".
Segue la descrizione della partenza da New York verso Napoli.
"Scendo a terra. Vado a vedere l’Oceanic della White Star Line.
È molto lungo con un’immensa passeggiata. I saloni sono piuttosto semplici e perciò molto eleganti. Le cabine sono ben messe. Buona è la seconda classe. Di veramente speciale trovai poco ma non ho potuto girarlo bene. Sono stato nella timoniera dove vi erano le istruzione per il servizio dei timone o quadro mastro. La nave era pulita, ma è anche quasi nuova.
Componi la cornice per la pergamena spendendo 4 dollari.
Andiamo poi dal console portoghese il quale fa mille difficoltà, vuol sapere quanta merce abbiamo per le Azzorre ed il suo valore, quanti passeggeri per l’Italia etc., sono tutte cose che non si sanno sino all’ultimo. Vorrà forse la mancia quell’imbecille? Non è il console ma il suo segretario. L’Anchor Line non prende merce per le Azzorre e credo che ciò sia la miglior cosa".
Segue la descrizione della partenza da New York verso Napoli.