Ilva - Italsider (1897 - 1986)
Natura giuridica
Società
Descrizione
La storia della società, che per necessità di sintesi è stata definita "Ilva - Italsider", è in realtà la storia e l'evoluzione delle società capofila del comparto siderurgico a partecipazione statale (Ilva Italsider, Nuova Italsider, Ilva S.p.A.) e di molte altre società minori che nel tempo sono state assorbite nelle quattro capogruppo, una storia che abbraccia un intero secolo, dalla fine dell'Ottocento sino ad arrivare agli anni delle grandi privatizzazioni dei primi anni Novanta.
La società Ilva Alti Forni e Acciaierie d’Italia trae la propria origine dalla Società Anonima degli Alti Forni, Fonderie e Acciaierie di Piombino, costituitasi a Firenze il 19 gennaio 1897, il cui oggetto sociale era “costruire ed esercitare uno o più altiforni per la fabbricazione della ghisa ed una fonderia di tubi a pressione per acqua, gas ed altre funzioni”.
Nel 1911 si costituisce un consorzio che mette insieme le principali società siderurgiche presenti sul territorio nazionale, ne fanno parte gli Alti Forni, Fonderie e Acciaierie di Piombino, la società Elba - S.A. di Miniere e di Alti Forni, la Siderurgica di Savona, le Ferriere Italiane, la Ligure Metallurgica, l'Ilva S.A. (che si era costituita a Napoli nel 1905). Le società, all'interno del consorzio, pur coordinandosi nelle strategie decisionali e nelle linee di produzione, mantennero una fisionomia giuridica propria.
Solo nel 1918 si addivenne ad una fusione che coinvolse tutte le società facenti parte del consorzio e che portò alla nascita dell'Ilva Alti Forni e Acciaierie d'Italia con sede a Roma.
Nel 1931 la società si trasferisce a Genova, nel 1934 passa sotto il controllo dell'IRI e nel 1937 sotto quello della Finsider, società finanziaria costituita dall'IRI nel luglio di quell'anno. Nel 1961, in seguito alla fusione della Cornigliano S.p.A., muta ragione sociale in Italsider - Alti Forni e Acciaierie Riunite Ilva e Cornigliano, e dal 1964 nella più sintetica denominazione di Italsider S.p.A.
Il 19 settembre 1981 l'Italsider conferisce alla controllata Nuova Italsider tutti i complessi aziendali ad eccezione di Marghera e San Giovanni Valdarno che vengono conferiti alla Acciaierie di Piombino. Nel 1983 l'Italsider decide la propria liquidazione volontaria e cede alla Finsider la partecipazione azionaria della controllata Nuova Italsider. Nel dicembre 1986 l'Italsider delibera la sua fusione per incorporazione nella società Sirti (Gruppo IRI - STET). La Nuova Italsider - già Società Siderurgica Commerciale istituita a Roma nel 1949 dalla Finsider e trasferita a Genova nel 1980 con la nuova ragione sociale - conferirà nel gennaio 1989 il proprio complesso aziendale all'ILVA S.p.A.
Nel 1993 l'ILVA S.p.A. è posta in liquidazione per essere infine privatizzata dal Gruppo Riva.
La società Ilva Alti Forni e Acciaierie d’Italia trae la propria origine dalla Società Anonima degli Alti Forni, Fonderie e Acciaierie di Piombino, costituitasi a Firenze il 19 gennaio 1897, il cui oggetto sociale era “costruire ed esercitare uno o più altiforni per la fabbricazione della ghisa ed una fonderia di tubi a pressione per acqua, gas ed altre funzioni”.
Nel 1911 si costituisce un consorzio che mette insieme le principali società siderurgiche presenti sul territorio nazionale, ne fanno parte gli Alti Forni, Fonderie e Acciaierie di Piombino, la società Elba - S.A. di Miniere e di Alti Forni, la Siderurgica di Savona, le Ferriere Italiane, la Ligure Metallurgica, l'Ilva S.A. (che si era costituita a Napoli nel 1905). Le società, all'interno del consorzio, pur coordinandosi nelle strategie decisionali e nelle linee di produzione, mantennero una fisionomia giuridica propria.
Solo nel 1918 si addivenne ad una fusione che coinvolse tutte le società facenti parte del consorzio e che portò alla nascita dell'Ilva Alti Forni e Acciaierie d'Italia con sede a Roma.
Nel 1931 la società si trasferisce a Genova, nel 1934 passa sotto il controllo dell'IRI e nel 1937 sotto quello della Finsider, società finanziaria costituita dall'IRI nel luglio di quell'anno. Nel 1961, in seguito alla fusione della Cornigliano S.p.A., muta ragione sociale in Italsider - Alti Forni e Acciaierie Riunite Ilva e Cornigliano, e dal 1964 nella più sintetica denominazione di Italsider S.p.A.
Il 19 settembre 1981 l'Italsider conferisce alla controllata Nuova Italsider tutti i complessi aziendali ad eccezione di Marghera e San Giovanni Valdarno che vengono conferiti alla Acciaierie di Piombino. Nel 1983 l'Italsider decide la propria liquidazione volontaria e cede alla Finsider la partecipazione azionaria della controllata Nuova Italsider. Nel dicembre 1986 l'Italsider delibera la sua fusione per incorporazione nella società Sirti (Gruppo IRI - STET). La Nuova Italsider - già Società Siderurgica Commerciale istituita a Roma nel 1949 dalla Finsider e trasferita a Genova nel 1980 con la nuova ragione sociale - conferirà nel gennaio 1989 il proprio complesso aziendale all'ILVA S.p.A.
Nel 1993 l'ILVA S.p.A. è posta in liquidazione per essere infine privatizzata dal Gruppo Riva.
Data
1897 - 1986
Estremi cronologici
1897 – 1986
Denominazioni alternative
Alti Forni, Fonderie e Acciaierie di Piombino S.A. (1897 - 1918)
Ilva Alti Forni e Acciaierie d'Italia S.p.A. (1918 - 1961)
Italsider - Alti Forni e Acciaierie Riunite Ilva e Cornigliano S.p.A. (1961 - 1964)
Italsider S.p.A. (1964 - 1983)
Nuova Italsider S.p.A.(1983 - 1986)
Ilva S.p.A. (1986 - 1993)
Ilva Alti Forni e Acciaierie d'Italia S.p.A. (1918 - 1961)
Italsider - Alti Forni e Acciaierie Riunite Ilva e Cornigliano S.p.A. (1961 - 1964)
Italsider S.p.A. (1964 - 1983)
Nuova Italsider S.p.A.(1983 - 1986)
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Complessi archivistici prodotti
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