Giovanni Ansaldo rifiutò, in seguito all'armistizio, di aderire alla Repubblica di Salò e di tornare dalla parte dei nazifascisti. Fu quindi imprigionato a prima a Tarnopol, attuale Ucraina, e in seguito a Czestochowa in Polonia e a Gross Hesepe, vicino Norimberga.
La documentazione è prevalentemente costituita dalle lettere inviate a Giovanni Ansaldo dalla moglie Maria Luigia Boscoscuro e da altri famigliari e amici.
Si segnala inoltre la presenza del dattiloscritto della memoria sugli internati militari in Germania redatta dal compagno di prigionia di Ansaldo, Gaetano Ferretti, con note manoscritte di Giovanni Ansaldo, e di alcuni acquerelli raffiguranti momenti di vita quotidiana all'interno dei campi di concentramento realizzati da alcuni compagni di prigionia dell'Ansaldo.