La parte più preponderante dell'Archivio Nossardi è costituita dalla documentazione relativa all'attività armatoriale e di capitani di mare. Si tratta prevalentemente della gestione della contabilità relativa alla costruzione di alcuni brigantini a palo e ai carichi effettuati per i diversi viaggi.
Tra i bastimenti a vela più attestati vi sono i brigantini "Cesare Augusto" che tra il 1854 ed il 1864 percorreva le rotte verso l'Inghilterra e verso la città portuali del Mar Nero e della Crimea, Odessa e Marianopoli; il "Diva", in servizio tra il 1862 e 1871 per il Brasile; l' "Attilio", così chiamato per la nascita del primogenito di Gerolamo Nossardi, costruito tra il 1865 -anno di nascita del figlio- ed il 1866 e documentato almeno fino al 1875; il "Linda", costruito nel 1870 in occasione della nascita della secondogenita ed attivo tra il 1871 e il 1892; il "Mario", costruito nei cantieri di Prà tra il 1872, anno di nascita del terzogenito, ed il 1873 ed attivo almeno fino al 1883. Sia il "Linda", sia il "Mario" percorrevano le rotte verso l'Inghilterra, verso Singapore e verso le Americhe.
Con il "Mario" si interrompe la tradizione di dare il nome dei figli ai propri bastimenti e il successivo nonché ultimo bastimento realizzato per la famiglia Nossardi fu il veliero "Era", costruito quando ormai la navigazione a vapore e i piroscafi avevano preso il sopravvento sulla navigazione a vela, ed attivo tra il 1902 ed il 1910.
Non sono però gli unici bastimenti documentati: il più antico è lo sciabecco "Santa Catarina", attestato tra il 1852 ed il 1857 sulle rotte interne al Mediterraneo, e per il quale i Nossardi figurano tra le "credenze", ovvero come acquirenti di parte delle merci trasportate per rivenderle a terzi all'arrivo del bastimento.
Sembrerebbe invece fatto costruire dalla famiglia Nossardi il brigantino "Francesco Padre" di cui è pervenuto il libro dei conti relativi al suo allestimento nei cantieri di Finalmarina tra il 1870 ed il 1871. Inoltre, sebbene ancora non sia chiaro quali fossero i rapporti con la famiglia Nossardi, risulta documentato anche il brigantino "Liceti Padre", fatto costruire però dall'armatore Liceti di Recco e al comando del capitano Penco.
Infine, con la prima decade del Novecento, in concomitanza con la morte dell'armatore e capitano di mare Gerolamo Nossardi avvenuta nel novembre 1910, la famiglia abbandona progressivamente l'attività armatoriale per dedicarsi alla gestione dei mulini e del pastificio di loro proprietà a Nervi.